Zoologia

Parlare di zoologia è tentare di descrivere  qualcosa di molto complesso. La relativa voce sul vocabolario recita: scienza che studia gli animali e la loro vita in tutti i suoi aspetti.
Vi pare poco? Sono animali le  microscopiche pulci d’acqua, i nematodi  (specie di vermi), i lombrichi e poi le varie specie di insetti e di artropodi (scolopendre, ragni, scorpioni ecc.).  Poi i molluschi (lumache e c.) gli anfibi (rane e salamandre) e i rettili (serpenti e sauri) e naturalmente gli uccelli e i mammiferi.
Tutti nascono, crescono, si riproducono, si nutrono e muoiono , insomma vivono; e ogni animale, dai più piccoli ai più grandi delle tantissime specie che abitano le nostre colline lo fa a modo suo.
In ognuna delle specie dei vari ordini esistono erbivori e carnivori, prede e predatori, a seconda del posto che occupano nelle catene e nelle reti alimentari pur essendo condizionati dall’ambiente nel quale abitano, che è fatto di vegetali (alberi, arbusti ed erbe) che però crescono, o meno, a seconda della composizione del suolo.
Insomma, tutti gli esseri viventi (animali e vegetali) concorrono a formare un ecosistema.
L’ecosistema, dice il solito vocabolario, è l’interrelazione fra gli esseri viventi e l’ambiente in cui vivono.
se poi l’ambiente cambia cambiano anche gli ecosistemi e la situazione si complica ulteriormente.
E non parliamo degli animali peculiari della pianura  o di quelli legati ai corsi d’acqua sia sopra che sotto.
Limitarci a descrivere gli animali delle nostre colline basta a avanza e non potremmo (ma neanche lo vogliamo) avere le pretesa di descriverli tutti, solo quelli che di volta in volta riterremo più significativi o interessanti; e vedrete che saranno fin troppi pur restando una piccolissima parte dei tantissimi (dagli insetti ai mammiferi) che le popolano.